La manifestazione di Antonimina, ennesimo episodio della reazione contro il massacro del territorio che sta montando in tutta la Calabria, ha rivendicato la necessità e l'urgenza di un approccio complesso alla crisi ecologica, declinata invece dai sistemi di comando economico esclusivamente come cambiamento climatico e problema energetico. In questa prospettiva riduzionistica le elites politiche e tecno - economiche trattano i territori come spazi fisici neutri in cui dislocare mega impianti di produzione energetica con le infrastrutture funzionali alla loro realizzazione. I cittadini convenuti ad Antonimina si battono invece perché ogni risorsa e ogni impegno convergano verso la cura delle peculiarità ecosistemiche e storico/antropiche di tutti i luoghi della terra. Bisogna riconnettere alla specificità dei territori i modi di vivere e tutte le attività produttive, bisogna dedicarsi alla rigenerazione ecologica dei contesti locali; l’eolico e il fotovoltaico stragisti vanno nella direzione contraria: sono un pesante contributo alla destrutturazione ecosistemica di questi contesti.
Secondo il “Movimento Terra e libertà – Calabria” tra il popolo di Antonimina - consapevole dell’insieme di relazioni (materiali e immateriali) che collegano ai luoghi, alla Terra e al Cosmo - e chi sta cavalcando l’onda verde per fare soldi la partita è aperta. Ma il suo esito non è scontato, e chi pensava di amministrare senza contrasti la distruzione del territorio sta cominciando a capirlo.
Pasquale BORRELLO
2023 10 11
17.04.2020 | Music City On Air |
19.11.2014 | Strada per Santa Venere (RC) |
16.11.2014 | IL SINDACO FALCOMATA' NOMINA GLI ASSESSORI |
13.11.2014 | Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio C. su Radio Gamma No Stop |